Pagina:Primi poemetti.djvu/57


LA NOTTE


i


Nella notte scrosciò, venne dirotta
la pioggia, a striscie stridule infinite;
3e il tuono rotolò da grotta a grotta.

Egli, il capoccio, avvolto nel suo mite
tacito sonno, non udiva. Udiva
6nascere l’erba. Vide le pipite

verdi. Il grano sfronzò, quindi accestiva.
Nevicava, in suo sogno, a fiocco a fiocco:
9candido il monte, candida la riva.

No: quel bianco era fiori d’albicocco
e di susino, e l’ape uscìa dal bugno
12ronzando, e il grano già facea lo stocco.

Anzi graniva; ch’era già di giugno.
La cicala friniva su gli ornelli.
15Egli l’udiva, con la falce in pugno.

L’acqua veniva stridula a ruscelli.