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L’AVEMARIA


i


E poi sazi sorgevano: le zolle
sbriciò l’aratro, della terra nera,
3dietro le vacche non ancor satolle.

Rosa, con gli altri e con Viola, a schiera,
ricopriva le porche col marrello.
6Babbo voleva aver finito a sera.

Il dì passò tra sole e solicello:
il sole s’insaccò, nè tornò fuori,
9e Montebello si pose il cappello.

Stridule, qua e là, di più colori,
correan le foglie: non s’udìa per gli ampi
12filari che il vocìo degli aratori.

Palpitavano, a tratti, larghi lampi;
serrava il cardo le argentine spade;
15ma tutta la sementa era nei campi.

Venne la sera ed abbuiò le strade.