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188 le armi


Nasceva l’arma tra un raggiar di scaglie
rosse e turchine. L’acqua, il vento, il fuoco
107faceano l’arma delle tue battaglie.

Saldo faggio lo stile sia. Tra poco
la vangatura ti comincia. È giunta
110la rondinella ed è fiorito il croco.

A tutto ferro! E il ferro poi ripunta,
e tira su la bricia che rimane.
113La vanga ha d’oro, come sai, la punta.

Oh! il campo pare un altro, ora. Stamane
spioviscolava, e riè bello già.
116La zolla già lièvita come il pane,

al solicello, e screpola e si sfa.


iii


E poi fece il piccone, arma che dure
chiede le braccia, e forte vuole il forte,
120d’acciaio, di qua zappa, di là scure.

Con l’una taglia le radici torte,
con l’altra scava. Ed esso vien secondo,
123dopo la vanga e fruga anche la morte.