Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
l’asino | 169 |
Anzi, era giunto: urlava: Arri! mio bello.
L’aria marina gli pungea la fronte,
79e la rena legava: Arri!... Ma quello
era là, fermo, su l’azzurro monte.
Schiuma, la rena lega! Uomo, la rena
lega le ruote! Il po’ di via che resta,
83si farà certo con un po’ di pena;
ma è l’ultimo! l’ultimo! ma questa
è la mèta, è il riposo! Odi: col canto
86delle mille onde il mare ti fa festa.
Avanti! Si va piano, ora; ma quanto
s’è corso prima! O Schiuma, ecco Bellaria!
89Avanti! ecco la gioia, uomo! — Frattanto,
l’asino è fermo, e l’uomo sogna. Svaria
quel gruppo nero sul purpureo cielo.
92I pipistrelli sbalzano per l’aria.
Viene un suon di campane dietro un velo
di lontananza; e tutto si scolora.
95Laggiù chiede una donna al mare anelo,
all’ombra muta: Non si vede ancora?