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l’eremita 163


quando riscosso (egli scendeva a fior di
grandi acque mute su labile nave)
36gridò: “Signore, fa ch’io mi ricordi!

Dio, fa che sogni! Nulla è più soave.
Dio, che la fine, del dolor; ma molto
39duole obliarlo; chè gettare è grave

il fior che solo odora quando è colto„