Pagina:Primi poemetti.djvu/177


IL CIECO


i


Chi l’udì prima piangere? Fu l’alba.
Egli piangeva; e, per udirlo, ascese
3qualche ramarro per una vitalba.

E stettero, per breve ora, sospese
su quel capo due grandi aquile fosche.
6Presso era un cane, con le zampe tese

all’aria, morto; tra un ronzìo di mosche.


ii


“Donde venni non so; nè dove io vada
saper m’è dato. Il filo del pensiero
10che mi reggeva, per la cieca strada,

da voci a voci, dal dì nero al nero
tacer notturno (m’addormii; sognai:
13vedevo in sogno che vedevo il vero:

desto, più non lo so, nè saprò mai...);