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150 | l’immortalità |
Misero! Ma quest’opera serena,
fatta d’anima pura e di parole,
16beltà dal tempo e dalla morte ha lena:
vive la vita lucida del sole„
iii
“Dunque morrà!„ rispose Abdul, quïeta
pupilla, su cui getta ombre il fulgore
20del cielo immenso: “il sol morrà, poeta!
Quando? Tu conta i bàttiti al tuo cuore:
secoli sono i palpiti del sole;
23ma sono, istanti e secoli, a chi muore,
o poeta, una cosa e due parole!„
iv
Disse. E al poeta il breve inno non piacque
mai più. Godè del cielo egli e del suolo,
27di brevi rose e brevi trilli; e tacque.
Moriva; e disse, mentre un usignolo
cantava ancora ne’ verzieri suoi:
30“Giova ciò solo che non muore, e solo
per noi non muore, ciò che muor con noi„