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112 | l’accestire |
ii
Li coglierete quando il sole sfiora
i monti aguzzi, voi, Rosa e Viola,
19e vostra madre. È dolce assai quell’ora.
Mamma coglie, con qualche sua parola,
i suoi mazzetti, e voi sul greppo liete
22stirate le schioccanti ampie lenzuola.
Ripasserete il tutto e riporrete,
troppo per l’ago e poco pel bisogno,
25dentro il comune canterai d’abete;
dove poi dorme, e sempre vede in sogno
la soave domenica, piegato
28in odore di spigo e di cotogno.
Ma or di ranno imbevesi il bucato:
e il ranno dal paiòl nero, quand’alza
31la schiuma, su la conca alta versato,
sgorga dal fondo e scivola e rimbalza.
iii
E la cucina tutto il dì fu piena
del casalingo e tacito lavoro,
35e il paiolo pendè dalla catena.