Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
il vecchio castagno | 93 |
Udiva; e il gran castagno ecco sul dito
le picchiò con un cardo, anzi un pallone,
45piccolo, giallo, chiuso. Era un invito:
l’albero volea dir la sua ragione.
Alzò Viola, come se capisse,
48gli occhi, poi li voltò: vide un piccone;
vide un’accetta. E il vecchio re le disse:
le disse il re:
... Viola!... Violetta!...
Non la vedi costì? C’è da stamani.
52Ce l’ha lasciata il caro zio. L’accètta!
La piglia su, domani, oggi, a due mani,
e picchia giù. Dove ella picchia, guai
55a quei frassini! tristi quelli ontani!
e quei castagni! Non credevi mai.
Violetta? Lo credo! Ero il più grande!
58Sono il più vecchio. Ella è per me: vedrai.
Si sa: la quercia deve dar le ghiande,
e il fico i fichi, ed il castagno i cardi.
61Vivande, noi; solo il rosaio, ghirlande!