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DIZIONARIO BIOGRAFICO




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LABADIE (Giovanni). Nato nel 1610 a Bourg (Guienna), morto nel 1674 a Altona (Holstein); mostrò fanciullo ancora molta esaltazione devota, e entrò fra i gesuiti di Bordeaux, coi quali rimase 15 anni. Il suo misticismo sempre cresciuto gli facea credere dì avere delle visioni, e nei 1639 cominciò a percorrere la Guienna predicando. Molte persone tiravasi dietro la sua eloquenza. Egli si riputò allora un altro S. Giovanni Battista e pensò di essere stato mandato sulla terra per annunciarvi un nuovo regno del Messia. Congiungendo a queste follie rotti costumi, il vescovo d’Amiens volle farlo arrestare, ma Labadie fuggì. Egli ingannò successivamente i solitari di Porto Reale, e l’arcivescovo di Tolosa, che gli affidò un convento di suore, fra le quali introdusse ogni scandalo. Costretto a fuggir di nuovo, si celò, sotto il nome di Giovanni di G. G., in un eremo di carmelitani presso Bazas, ne fu cacciato, e andò (1650) a farsi protestante a Montauban. Stette a Ginevra, poi fu di là pure cacciato; passò a Middleburg, e vi fu condannato come eretico dal sinodo di Dordrecht. Compose molte opere, a cui pose stranissimi titoli; per esempio: L’araldo del gran re Gesù: il diavolo del mondo crisHano; Il canto reale di G. C. ecc. Aveva fatto molti proseliti colle sue prediche; fra gli altri la principessa palatina Elisabetta e la dotta di lei amica Maria Schurmann, che dicesi egli avesse sposato. I suoi discepoli nirono chiamati dal suo nome Labadisti. Ne esisteva ancora qualcuno sullo scorcio del secolo passato. La loro dottrina era un amalgama di quella degli Anabattisti, del Calvinisti, dei Pietisti, ecc.; essi sostenevano che tutti i giorni sono compagni e che G. G. non ha prescritto il riposo la domenica; credevano che Gesù sarebbe venuto a regnare 1000 anni sulla terra per convertirvi gli ebrei, i pagani, i cristiani malvagi, ecc.

LABANO, in ebraico bianco, era figlio di Hathuel e nipote di Nacor (fratello d’Abramo). Aderì di buon grado alle nozze di sua sorella Rebecca con Isacco; accolse con gran cordialità in Mesopotamia Giacobbe, che si offri di servirlo per 7 anni, purchè gli desse in matrimonio Rachele sua figlia. Trascorso quel termine, Labano gli mandò invece Lia, altra sua figliuola, e disse che per avere Rachele conveniva servisse altri 7 anni, ciò che Giacobbe fece. Però questo ancora non sarebbe bastato, se Giacobbe non fosse fuggito colla sua sposa, forzando cosi il suocero indiscreto a far ragione alle sue giuste istanze.

LABARRAQUE (Ant. Germ.) Farmacista, nato a Oleron de’ Bassi Pirenei, il 1777, morto il 1850. Compiuti gli studi a Mompellieri sotto Chaptal. e a Parigi sotto Vauquelin, in questa capitale s’era dato a far professione di farmacia fin dal 1806, quando nel 1820 la società d’inco-