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AARTSBERGEN - 3 - ABACUCCO

Leida nel 1498. Prima cardava la lana, poi prese gusto per il disegno, e divenne pittore rinomato. Si annegò per caso nel 1564.

AARTSBERGEN (Alessandro Van Der Cappellen Van). Nobile olandese, nato verso la fine del secolo XVI. Amico del principe Guglielmo di Nassau, lo secondò grandemente nelle ambizione sue mire, e morì a Dordrecht nel 1656. Lasciò alcune memorie pubblicate dal suo pronipote Roberto Gaspare van der Cappellen nel 1777.

AARTSEN (Pietro). Chiamato anche Pietro il lungo per l’altissima sua statura; nacque in Amsterdam nel 1507, fu discepolo di Aler-Klaesson, uno dei più rinomati pittori di quel tempo. Ammesso fra i maestri nella scuola d’Anversa, Pietro attese di preferenza a dipingere argomenti di famiglia, interni di cucina, pietanze, cacciagioni, pesci, frutti. Dipinse anche alcune tavole per chiese, ma furono queste distrutte nel 1566 in seguito alle turbolenze religiose. Mori nel 1573.

AAS (Giovanni Mattia). Segretario di gabinetto, archivista, bibliotecario del langravio di Assia Cassel, nato a Berna nel 1641, morto nel 1697; è autore di un metodo di scrittura in cifra, pubblicato col titolo Steganógrafia novella, ecc., Cassel 1693, in 4.

AAS (Guglielmo). Intagliatore e gettatore di caratteri, nato a Basilea nel 1741, morto nel 1800 all’abbadia di Sant'Urbano, cantone di Lucerna. Ha il merito di avere perfezionato il metodo di stampare le carte geografiche facendo uso di caratteri mobili; è a lui pur dovuto il merito di avere immaginate le interlinee proporzionate e progressive di grande uso nella composizione delle tabelle. Fra le descrizioni da esso date delle sue invenzioni tipografiche, abbiamo quella di un suo Nuovo torchio da stampare inventato a Basilea nel 1772. Basilea 1790. Nuova distribuzione degli spazii e dei quadrati con tavole esplicative. Basilea, 1772.

ABA. Altrimenti Ovvon, re d’Ungheria, fu eletto nel 1041 a vece di Pietro, detto l’Alemanno, scacciato dai sudditi, che lo accusavano di tirannia. Questo esempio non ispaventò Aba, il quale, seguendo le vestigia del suo predecessore, fu trucidato dai suoi soldati nel 1044 nella guerra da lui intrapresa contro l’imperatore Enrico III, in seguito alla quale Pietro l’Alemanno risali sul suo trono.

ABACA (Khan). Ottavo imperatore mongolo della stirpe di Gengiscan, figliuolo di Holahu Khan, a cui succedette nell’anno 563 dell’egira (1265 di G. C.) Al principio del suo regno Barkah Khan re di Bokhara tentò invadere la Persia dalla parte del Caucaso, ma fu sconfitto da Tecbmont, fratello di Abaca Khan. Ma Barkah, ragunato un nuovo esercito più poderoso, assaltò di bel nuovo l’Aderbigian. Abaca Khan avea assai bene provveduto alla difesa, ma nel momento in cui le schiere doveano azuffarsi, Barkah mori d’improvviso, e le sue truppe mossero in ritirata. Nel 1269 Abaca Khan sconfisse, presso Herat, Boran-Oghlan e riconquistò il Khorassan che quegli aveva invaso, e ne affidò il governo ad uno de’ suoi fratelli. Egli tentò, ma indarno, di soggiogare la Siria e l’Egitto, già conquistati da suo padre, e che si eran sottratti al suo dominio. Dopo avere in Hamedan assistito ad una religiosa funzione in una chiesa dei Cristiani, dei quali erasi fatto protettore, andò nel giorno seguente ad una festa cui- era stato da un grande del regno invitato, e quivi, collo da improvvisa malattia mori nell’anno 1282.

ABACCO (Antonio), Architetto e intagliatore, nato e morto in Roma nel secolo XVI; alunno dell’architetto Antonio di San Gallo, egli ha intagliato le tavole di un’opera pubblicata da questi intorno all’architettura.

ABACUCCO. L’ottavo dei profeti minori. Non sono note la sua patria nè l’età in cui visse. Viene generalmente collocato nei primi tempi del regno di Gioachino. Non rimane d’Abacucco che una sola profezia; in essa egli descrive i disordini di Gerusalemme, predice la rovina di Babilonia, e, dopo una splendida narrazione dei prodigi operati da Dio un tempo a favore del suo po-

Diz. biogr. 3