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degli Inglesi tolse ai Portoghesi l’isola di Ormuz, fece Ispahan la capitale del suo impero, favoreggiò il commercio, le relazioni degli Europei coi suoi Stati; ma fu uomo crudele e sanguinario. Tutti i suoi figli caddero vittime del suo sospetto e della sua gelosia: Abul-Nazr-Sam-Mirza gli succedette al trono.
ABBAS II. Unico figlio dello sventurato Ssefy; succedette all’avolo 1642 nella sola età di 13 anni. Conquistò Candahar contro l’imperatore del Mogol, e mori nel 1668, vittima de’ suoi disordini, dopo un regno non meno glorioso, ma non meno sanguinario ai quello del suo avolo.
ABBAS III. Ultimo re della dinastia dei Ssofi (vedi). Fu fatto re nel 1731, non avendo che otto mesi di età da Thamas Kuly-Kan il quale, dopo cacciato il padre in esilio nel Korassan, lo fece perire egli stesso in età di 4 anni per usurparne il trono.
ABBAS. (Mirza). Secondogenito dello sciah di Persia Feth-Alì; nacque nel 1738., combattè strenuamente, sebbene infelicemente, alla testa degli eserciti persiani nel 1811. 1813. nel 1826-1828. contro la Russia. Morì verso là metà del 1833 di misteriosa morte. Suo figlio Moammed-Mirza, successe a Feth-All nel 1834.
ABBASSIDI. Nome di una dinastia musulmana, che disputò il califfato alla famiglia degli Ommiadi. Gli Abbassidi traevano la loro origine da Abbas zio di Maometto; ma solamente nel centesimo anno dell’egira, Abul Abbas suo pronipote fece conoscere le sue pretensioni all’impero, vi furono 37 califfi di questa famiglia, che regnarono dall’anno 750 al 1258 dell’era volgare.
ABBATI e ABATI (Nicolò). Illustre pittore nato a Modena nel 1509 o 1512 Era valentissimo negli affreschi, e sì loda in lui una maravigliosa uniformità, si che i suoi lavori più grandiosi sembrano l’opera di un giorno; mori a Parigi nel 1571. Varii suoi consanguinei si distinsero nella pittura, fra i quali suo fratello Pietro Paolo valente in dipingere cavalli e battaglie; suo figlio Giulio Camillo, suo nipote Ercole, e suo pronipote Pietro Paolo juniore. Gli affreschi principali di Nicolò sono nelle volte delle sale dell’Istituto di Bologna, e furono illustrati dal Zanotti.
ABBATTINI (Guidobaldo). Pittore della scuola romana, nato nel 1600, morto nel 1636, dipinse sotto Urbano VIII, con Romanelli le camere del Vaticano. Il suo capolavoro è una Gloria nella Cappella del cardinale Cornari a Roma.
ABBEMA (Baldassare). Magistrato Olandese, fu uno dei primi capi della fazione popolare nella sollevazione contro lo Statholder verso il 1784. Riparò in Francia quando nel 1787 i Prussiani entrarono in Olanda, aperse a Parigi una casa bancaria, e più tardi ritornò al suo paese col titolo di ministro plenipotenziario d’Amburgo, col quale morì.
ABBIATI (Filippo). Pittore milanese, nato nel 1640, morto nel 1715; dipinse con Federico Bianchi la grande navata di Sant’Alessandro martire a Milano. I suoi dipinti sono cospicui per la ricchezza d’idee, arditezza di disegno e buona condotta. Il suo capolavoro è Una predica a Savona.
ABBONE. Abbate di Fleury e di S. Benedetto sulla Loira. Egli dedicò ai re Ugo e Roberto una collezione di canoni intorno ai doveri dei re e dei sudditi. Nel 986, sotto il pontificato di Giovanni XV, e nel 996 sotto il papa Gregorio, fece due viaggi a Roma con missione del re Roberto, ed ottenne tutto ciò che desiderava. Al suo ritorno in Francia, fu inviato per richiamare il buon ordine nel monastero della Reola che dipendeva da quello di S. Benedetto sulla Loira. Ma un monaco di Guascogna lo uccise in rissa con un colpo di lancia, per cui mori nel medesimo giorno, nel 1004. Le sue opere si trovano negli Ada Sanctorum ordinis sancti Benedica colla sua vita.
ABBOT (Giorgio). Figlio d’un tessitore, nato nel 1562 a Guilford, nella contea di Surrey; puritano zelante, uno dei predicatori della Chiesa anglicana, successivamente decano di Wincester, vescovo di