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come questa è; e sembra non sia favorita dagli odierni sovrani d’Italia, che non mai vi fanno soggiorno od anzi buona parte delle suppellettili hanno trasferite a San Rossore e dei quadri e delle tappezzerie a Firenze. Lungamente vi dimorò Vittorio Emanuele II, ed ancora si mostra la sua camera, ove sorride una Madonna correggesca ed un pastore di Andrea del Sarto guarda taciturno. Ma sugli ozii liberali che illustrarono la villa ed il parco sontuoso nell’età polizianesca predominano nella memoria nostra le cene e lo lascivie funebri di Francesco e di Bianca Cappello e la lor morte repentina, mistero fra il tragico ed il lugubremente grottesco. La stanza, ove un’iscrizione consacra la fosca leggenda, è ricca di pietra grigia.