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E questo Giovanni da Pistoia, anche ricordato dal Vasari, pare al Cavalcaselle che sia da identificare con Giovanni di Bartolomeo Cristiani, che lavorò anche a Pisa con Antonio Viti. L’altar maggiore della Pieve è ornato da una delle più belle tele di Francesco Granacci (1520); ma l’interesse principale converge in alto sulle storie affrescate del miracolo della Croce. Questa era la bella Croce bizantina che tutt’ora vi si conserva. Ma quattro secoli fa alcuni ladri l’asportarono sacrilegamente e, non potendo traversare il torrente Agna subitamente ingrossato, o per timore o per superstizione la seppellirono in un campo. E prima che potessero tornare sul posto avvenne che due bovi, arando, s’inginocchiarono; e il bifolco scavò e rinvenne la Croce che fu restituita alla chiesa e celebrata nelle storie attribuite vagamente a un Giovanni da Prato. montemurlo — la pieve.
(Fot. Marchese Ant. della Stufa).