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rocchè dove oggi è la terra aveva allora uno bello prato, il quale comperarono ed ivi si puosono ad abitare».

Del 1180 sono anche le prime mura castellane di cui restano ancora ruderi numerosi: le attuali sono della prima metà del sec. XIV.

Più tardi si trovano a governare il paese i Consoli coi Consiglieri, i Militi, i Mercanti e i Rettori delle arti; ma dopo il 1250 ai Consoli successero gli Anziani, semprechiesa della pietà fuori porta mercatale.(Fot. I. I. d’Arti Grafiche). sotto la vigilanza di un vicario Imperiale. Il comune di Prato seguì le sorti di parte guelfa fiorentina; e così agli Anziani subentrarono il Gonfaloniere e gli Otto difensori del popolo, quando nel 1289 Giano Della Bella introdusse il regime popolare in Firenze. Ma già da cinque anni, essendo capitano messer Fresco de’ Frescobaldi di Firenze, era sorto il Palazzo del popolo che poi fu detto Pretorio.

Prato dette un valido contributo alla lega guelfa delle città toscane e però nel 1313 si acconciò al Vicario di Re Roberto di Napoli, e nel 1326 al Duca di Calabria, poichè Castruccio, riconosciuto signore di Pistoia, fece terribili scorrerie nel suo