Giuliano da San Gallo e Andrea della Robbia cooperarono efficacemente a rendere la chiesa di S. Maria delle Carceri un tempietto organico e sereno della nostra Rinascita. È in forma di croce greca e, così libera ed isolata, la chiesa rivela anche esternamente tutta la sua costruzione che risale dal 1488 al 1492. Il rivestimento è di marmi bianchi con liste verdi: ma non fu compiuto. L’influenza del Brunellesco è evidentissima nell'interno. E più che di influenza, si può parlare di una derivazione sincera di stile. E se la cupola è piccola, le quattro grandi arcate girate in pieno sesto hanno un sentimento di grandiosità, che nelle decorazioni in ceramica