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24 | italia artistica |
tonio Viti; non è certamente di un solo pittore. Da una parte è la Nascita della Vergine e la Presentazione e lo Sposalizio. Sull'altro muro, la disputa di S. Stefano, la lapidazione e il seppellimento del Santo.
Nella volta, la Fortezza, la Speranza, la Fede e la Carità; nell’arco, quattro mezze figure di Santi. Ora queste figure della volta e dell’arco, con la disputa del Protomartire e la nascita e presentazione della Vergine, rivelano un’eccellenza di forme, quale poteva essere espressa da un buon artefice della prima metà del quattrocento. Si è pensato allo Starnina; ma il Cavalcaselle non lo afferma nettamente; e si è pensato anche per una certa gravità delle mosse e per il portamento delle figure e la distribuzione delle scene a Domenico Veneziano, il compagno di Andrea del Castagno. In tutti i modi, vi è del buon realismo in queste pitture, e Santo Stefano che predica alla folla turbolenta è una scena di largo trattamento e di efficacia drammatica. Le altre storie possono giustificare la tradizione: e se pur non vogliamo dirle del Viti (ripensando agli affreschi di Pistoia) dobbiamo assegnarle