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verso la quale, poichè non possiam far a meno di tali ausiliari, deve tendere tutta la politica della Repubblica».

Ebbene, Signori, dal canto nostro non dobbiamo dimenticare che alla scadenza delle Convenzioni, la cui denunzia, ora soltanto sospesa, può caderci addosso da un momento all’altro, la sorte di quegli Istituti, delle scuole come delle società e degli Enti benefici, cadrà in piena discrezione dei dominatori, e quei 100.000 italiani si troveranno in condizioni tragiche.

Oh! meglio che prorompere allora in una di quelle forme ridicole di protesta chiassosa che dànno al mondo la misura dell’impotenza e della leggerezza nostra, pensiamoci seriamente fin d’ora, suscitando intorno al problema un cosciente moto di opinione, tale da ricordare ai governanti che, oltre il mare di Sicilia, in una terra per metà conquistata dall’operosità di nostra gente, matura ed ingrossa una questione alquanto più importante che non sian molte geniali combinazioni di cucina parlamentare; questione di vita o di morte per tutto un popolo non immemore nè indegno dell’amore della patria!

Non mai la Dante Alighieri avrà compiuta opera benemerita come facendo proprio di fronte alla nazione il caloroso appello e il nobile compito.


La parte più alta e più nota della missione grandiosa che il patriottico sodalizio s’è assunto nel cospetto del paese, io non ricorderò se non per brevissimi cenni. Altri di me più degno già ha ricordato or non son molti mesi, in questa Università Popolare, quale indistruttibile conserto di interessi materiali e morali ci leghi a due regioni politicamente non nostre, da cui echeggia sì spesso un grido di dolore che è invocazione ansiosa di aiuto fraterno.

Ma, chiamato a parlare di italiani all’estero, mi parrebbe di venir meno ad un dovere se tralasciassi di ricordare che, oltre il confine orientale del Regno, 700.000 italiani vivono, nell’animo dei quali la legale cittadinanza straniera non ha fatto che intensificare e render più operoso, e geloso e intransigente il culto delle memorie ideali di nostra gente; 700.000 italiani, che dalla parzialità governativa, dalla soverchieria del numero, quando non basti, dalla brutalità del bastone, si vedon preclusa la via a parlare e sentire italianamente, a italianamente educare i loro