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italiani all’estero 19

stenti nella Madre Patria, ma dotata d’altronde di fisionomia e caratteri spiccatamente propri, che, presentando nel loro complesso, per l’atteggiamento alieno da ogni spirito di parte, un non equivoco aspetto di serietà, di deferenza alla legge, imponga la considerazione ed il rispetto non meno alla autorità che alle masse operaie organizzate dei paesi di destinazione.

La instabilità e le continue variazioni numeriche delle masse costituenti il nostro esodo operaio rendon certo difficilissima l’attuazione di tale disegno, dal quale soltanto potrebbe ottenersi quella più cosciente distribuzione e dirigibilità delle correnti migratorie mercè le quali si eviterebbero a lor favore le enormi iatture delle vane ricerche di impiego, degli affollamenti disastrosi, cui seguono le accuse e le imprecazioni dei proletariati locali.


L’iniziativa della benemerita Opera, alla quale presiede l’alta mente ed il gran cuore di Mons. Bonomelli, si è genialmente affermata anche in questo campo, colla creazione in Basilea di un Segretariato Centrale, che ha per missione di raccogliere quotidianamente le notizie sulle richieste di lavoro dalla sua rete di Uffici dipendenti della Svizzera e della Germania, comunicandole poi, di mano in mano, a Chiasso, ed agli altri punti del Confine, alle comitive di operai espatrianti.

Ma il patronato benefico di un ente filantropico, per quanto operosissimo, è ben lungi da poter supplire da solo alla completa assenza di direzione, di tutela, di guida che abbandona alla balìa del caso, e lascia in preda ai peggiori sfruttamenti economici e politici i nostri emigranti.

Il sottrarre allo stato disorganico ed amorfo l’esercito imponente del lavoro italiano in terra straniera è tale impresa cui appena basterebbero le forze concordi dell’intiera nazione: e tra esse in prima linea quelle dei nuclei di regnicoli che, permanentemente stabiliti in vari paesi, han saputo serbare, nel contatto cogli ambienti ospitali, coscienza e spirito schiettamente italiani.

Un confortevole risveglio in tal senso viene manifestandosi da alcuni anni — è d’uopo segnalarlo — nel seno delle nostre migliori colonie. A New-York, a Boston, a San Francisco, a Montreal, a Santos e S. Paolo, a Buenos Ayres, Cordoba e Paranà son sorte di recente, fra l’elemento di stabile dimora, Società di Patronato assai benemerite, che,