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vista strettamente economico, potrà recare un contributo non privo di interesse al problema, in tanta parte ancora controverso, degli ef- fetti dell’organizzazione operaia sul progresso economico e sociale della umanità.

XI.


Lo studiare analiticamente le conseguenze d’ordine economico che l’ostracismo mongolico ebbe e potrà avere sui paesi esclusioni- stici importerebbe un’indagine completa circa l’importanza del con- tributo recato dal lavoro asiatico allo sviluppo di quelle giovani società, non meno che un esame minuto dei campi ai quali esso potrebbe venir vantaggiosamente applicato; ciò che manifestamente eccederebbe di troppo i confini tracciati alla nostra modesta ricerca.

Limitandoci tuttavia a pochi fatti pit eloquentemente rappre- sentativi, non possiam tralasciare di ricordare che anche i pit irre- conciliabili nemici dei gialli sono costretti a riconoscere i servizi di primo ordine resi dalla loro immigrazione ai paesi che li accolsero.

Uno scrittore citato dal Cramer come prototipo della oriento- fobia pili acerrima e battagliera scriveva, il 23 aprile 1904, sull’Ouf- look: « Nessuno nega che la bellezza agricola e la prosperità dello stato di California siano in gran parte dovute all’opera dei cinesi, che compieron l’impresa con pazienza, abilita e buon umore quali nessuna altra specie d’uomini avrebbe potuto avere » (1). E lo stesso Gompers non sa esimersi dall’ammettere che essi rappresentarono, nel periodo iniziale, un elemento indispensabile al prospero sviluppo della regione (2).

Dei giapponesi che loro sottentrarono basterebbe ad illustrare le benemerenze la cifra dell’area agricola da essi esclusivamente colti- vata, la quale ascende, secondo i dati pit recenti, a non meno di acri 154.802 (3). L’utilità loro viene d’altronde concordemente atte- stata. dai proprietari di terreni, come risulta da inchieste riassunte nel bollettino ufficiale dal Bureau of Labor, e come solennemente ap- parve da un memoriale presentato al Congresso da tale classe di pro-

duttori per invocare una più larga ammessione di mano d’opera asia-



  1. (1) Cfr. “ Ghinese in the United States , in Brtss, Binper and Pace Gaston The new encyclopedia of Social reform, vol. I, pag. 193 e segg.
  2. (2) Gfr. Roperts Coonmwes, Chinese labor competition on the Pacific coast, citato.
  3. (3) Clr. The Japanese-american year book 1909. First appendix, pag. 3 e segg-