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A fianco degli operai, nucleo piu violento e battagliero, tro- viamo in’ prima linea della coalizione ostile la classe, forte di nu- mero e di mezzi, dei piccoli industriali, coltivatori, artigiani e com- mercianti, primi ad esser minacciati dalle tendenze dei nuovi arrivati verso un miglioramento che si esplica, come vedemmo, quasi sem- pre colla creazione di piccole imprese indipendenti d’ogni specie. Nei rapporti biennali del Bureau of labor statistics di California ri- corrono ad ogni istante i lamenti di tale categoria di produttori. A Watsonville i trattori, i barbieri, 1 sarti denunciano la concorrenza insostenibile dei giapponesi, giunti ‘ta pochi anni in umile veste di braccianti, e si adoprano perche le banche locali rifiutino loro il credito; a Vaca Valley sono i frutticultori e gli ortolani che si dicono rovinati ed espulsi dall’invadenza nipponica, ormai padrona di questo ramo di produzione; da Fresno giungono i lamenti dei viti- cultori, schiacciati in una competizione troppo disuguale (1). A S. Francisco l’odio implacabile dei bottegai di minor conto contro i gialli trova sufficiente illustrazione nelle cifre statistiche che ab- biamo riferite rispetto al moltiplicarsi dei mestieri e dei traffici asiatici. I] metodo da essi praticato di lavorare a prezzi infimi finché non riescono alla conquista del mercato nella loro industria, salvo a rivalersi poi, appena raggiunto il monopolio, deve necessariamente esasperare dei concorrenti vincolati ad un costo di produzione assai superiore. Onde le accuse di slealtà, alle quali si associano di gran cuore gli impresari edilizi, che non riescon mai a vincere negli ap- palti gli accorti e intraprendenti speculatori d’oltre oceano.

Al Canada, in Australia, alle Hawai, nel sud-Africa, il fenomeno non é diverso. Piccoli e medi esercenti, avvezzi a sfruttare la loro condizione privilegiata imponendo ai consumatori prezzi iperbolici su tutte le merci e i servizi di più comune necessita (ciò che si mani- festa dovunque nel costo incredibile della vita in tali paesi), insor- gono unanimi contro il pullulare delle minute imprese cinesi, giap- ponesi od indiane, aprenti al pubblico qualche prospettiva di emanci- pazione contro la loro organizzata tirannia. E aumenta cosi di un elemento numeroso e pugnace la schiera esclusionistica.

Tra gli industriali delle categorie superiori, meno agevole riesce, per la coalizione, reclutare seguaci. Non mancan tuttavia, anche per parecchi di essi, plausibili ragioni per indursi a marciare, in questa guerra, a fianco dei loro tradizionali nemici, i sindacati operai.

Una delle accuse principali che si muovon infatti contro i mon-

golici consiste nel loro ostinato rifiuto ad entrare coi bianchi in qua-



  1. (1) Cfr. Report 12°.