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iniziativa. Si fecero piani grandiosi, con una magnifica gara di pro- , poste, perché S. Francisco avesse a risorgere più monumentale. Ma 4 il costo del lavoro era esorbitante; coi suoi salari stravaganti, un muratore guadagna pit di un professore d’università. I grandi di- segni sarebbero stati costosissimi, e in giugno 1907, dopo una spesa di oltre 200 milioni di dollari, non si era eseguito lavoro utile per 50. Scioperi violenti arrestavano a ogni istante |’ opera riparatrice mentre il processo intentato all’ex-sindaco Schmitz e ad Abramo Ruef rivelavano la complicità delle corporazioni operaie coi con- cussori.

Tutto ciò non doveva evidentemente concorrere a rinsaldare la solidarietà delle classi capitalistiche colle operaie nella lotta di queste ultime contro la mano d’opera di colore (1). Come spiegare dunque la cordiale comunanza di antipatie, per la quale una que- stione di salari pote assorgere nell’opinione pubblica a importanza nazionale, trasformandosi in problema di difesa etnica collettiva?

Il fatto, che sembra assurdo, si interpreta pero agevolmente se noi riflettiamo che gli interessi operai non sono i soli ad essere spostati e minacciati dalla presenza dei gialli, sicché tornò facile alle unioni trascinar seco nella lotta, per ragioni di tornaconto mo- mentaneo, buon numero di alleati, provenienti in gran parte da classi ad esse abitualmente ostili. Si verificò, anche in questo caso, cid che costantemente avviene nelle manifestazioni d’ogni specie di protezionismo. Le restrizioni destinate a servire essenzialmente e permanentemente al vantaggio di un gruppo organizzato ed audace, che sa imporsi allo Stato e dirigerne ai proprii fini d’azione, si rive- stono d’una parvenza d’utilità generale, merce il concorso, per lo pil incosciente, d’altri gruppi sociali, avidi del guadagno imme- diato, anche se effimero, che sperano dai proposti provvedimenti. E nel caso nostro furono numerose e potenti le forze diverse che

cospirarono ai danni dell’elemento mongolico.



  1. (1) E non mancan infatti gli autori americani che sostengono l'utilita dei gialli come correttivo alla tirannia dei sindacati. ‘ Tutto cid che si adduce per l’esclusione 3 dei cinesi, scrive uno dei pit conyinti, é in realtaé un argomento per ammetterli, non avendo essi aleuna disposizione ad immischiarsi nella politica, sommosse di piazza, scioperi e viziose agitazioni che stanno adducendo il nostro paese all’orlo della rovina ,. Gfr. H. Howe Bancrort, “ The folly of Chinese exclusion , in North American review, agosto 1904. Per gli eccessi ed i danni della tirannia sindacale in California, cfr., gli inauditi episodi narrati da Ray Srannarp Baker, “La mono- polisation du travail a S. Francisco , in Journal des Economistes, 1905, 15 ottobre pag. 7 e segg.