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che spingono il proletariato bianco sulla via d’un incessante migliora- mento civile.

Cosi eliminate le varie obbiezioni pregiudiziali su cui si é soliti veder impostato il problema, la famosa fatalità storica dell’avversione di razza si riduce in sostanza effettivamente ad una semplice, quanto transitoria questione di salari.

Per quanto suscettibili di assimilazione in tempo anche breve; per quanto volonterosissimi di progresso economico, e non rifuggenti a tal fine da nessuno dei metodi sperimentati efficaci dalle masse pro- letarie occidentali, i gialli rappresentano, pel momento, un formida- bile pericolo di classe, perché provenienti da paesi di vilissime mercedi.

Un semplice sguardo ad uno specchietto recato, nella seduta del 7 gennaio 1907, in Senato dall’on. I. M. Gearin, con dati desunti dal Bulletin of the Bureau of Labor (n° 65), basta a render evidente tutta la gravita della minaccia.

SALARI MEDI CORRENTI

al Giappone| a S. Francisco

per giorno per ora | per giorno dol. dol. dol.

Baleonan esse 0,29 0,50 Scalpellini =. 0,34 0,56 Fabbri 2... . 0,26 0,40 Mauratori 2 9. 0,30

Id. SCeltin y= 0,37

Se non mancasse, rispetto ai salari correnti in Cina, qualsiasi statistica, il confronto con quel paese darebbe risultati ancor più impressionanti, perché indubitatamente maggiore vi é la miseria dei lavoratori. Ma un quadro molto significativo può invece ricavarsi dalla rassegna comparativa delle principali mercedi medie ufficial- mente accertate al Giappone e di quelle che si praticano nei vari pos-

sedimenti inglesi del bacino del Pacifico (1) :



  1. (1) Ricavo i dati dall’ Annuaire financier et économique du Japon, 1908, Tokio, 1909, pag. 77 e segg.,e dalle pubblicazioni informative dell’Lmigrants’ Information Offiee di Londra del 1909.