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del Nevada, non temeva di affermare nel modo piu categorico l’orga- nica incapacita di fusione di due razze diverse conviventi sullo stesso suolo. La natura, diceva, ha divisa l’umanita in quattro grandi fami- glie, tra le quali l’esperienza ha dimostrati dannosi i tentativi di incrocio. La tolleranza che consentisse la simultanea presenza in un medesimo territorio di due qualunque tra questi elementi incombina- bili condurrebbe ad una fusione ibrida, fonte dei pit perniciosi effetti. Onde lo scacciare i gialli non implica verso di loro il menomo senti- mento di disprezzo, e pud perfino costituire un’on aggio alla loro superiorita, di cui la razza bianca paventa l’influsso plasmatore (1).

A parte l’ultima considerazione, stupefacente saggio delle illusioni che qualche americano continua a nutrire sulla ingenua credulita del popolo nipponico, si pud ritenere che questo succinto giudizio rispec- chi e compendi assai bene ’opinione corrente nell’Ovest.

Il consenso di Erberto Spencer, che, nella famosa sua risposta al barone Kaneko Kentaro, dichiarava inammissibili i matrimoni misti, per perentorie ragioni biologiche e fisiologiche, conferisce alla ten- denza singolare autorita di contenuto scientifico. Ma é sopratutto sui risultati d’un’es


perienza recente, e i cui effetti sono dovunque visibili agli Stati Uniti che si fondano gli avversari d’ogni confusione di tazze. Dopo quasi mezzo secolo dacché l’emancipazione ha regalato alla confederazione qualche milione di cittadini negri, questo etero-

seneo elemento non ha cessato di rivelarsi un permanente fattore di disgregazione e di perturbazione della compagine sociale. Lungi dall’amalgamarsi, le due razze, costrette a vivere l’una accanto al- Valtra in una teorica uguaglianza di diritti, non han fatto che aumen- tare le barriere di antipatia inconciliabile che le dividono. L’odio e Pavversione per il negro sono ancora tanto diffusi tra le genti del Sud che ogni connubio tra persone di colore diverso vi @ oggetto di Scandalo, quando non si risolve in persecuzione, in minaccie, talora in selvaggi attentati contro i colpevoli.

Dal singolare fenomeno, di cui porgon esempio gli stati meridio- nali, traggon continuo alimento le idee correnti nell’Ovest circa le relazioni tra gruppi etnici organicamente dissimili. Né alla tendenza rimane estraneo d’altronde qualche pregiudizio mistico, caro alla psi- Cologia anglo-sassone. « I ministri di tutte le nostre religioni, escla- mava il deputato Hayes alla camera dei rappresentanti, proclamano sull’altare del matrimonio la divina massima: Cid che Dio ha unito,

(1) “ A western view of the race question , in Annals of American Academy of political and social science, XXXIV, 2, pag. 49 e segg.