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poi, da quando cioe un diritto di entrata di 500 dollari per capo fu imposto sui primi (1), i loro più evoluti fratelli hanno incominciato ad arrivare in gran numero, attratti dalla duplice speranza di trovar facile e ben rimunerato impiego in una terra di alti salari e di scar- sissima popolazione, e di valersi del territorio canadese come di tappa intermedia per insinuarsi, attraverso la sterminata e necessa- riamente non vigilata frontiera, entro al yagheggiato eldorado dello stato confinante.

Il contegno del governo del Dominion era tutt’altro che contrario ad una tendenza la quale, oltreche favorire Vindirizzo della politica imperiale, rispondeva ad una vera necessita economica, nella penuria di braecia di cui soffriva il paese.

Se non che, anche nella semideserta colonia, l'ostilità popolare



  1. (1) Non fu questo perd il primo provvedimento in tal senso; gia nel 1878 il i Chinese taa act della Colombia inglese richiede che ogni cinese che abbia superata l'età di 12 anni debba prendere, ogni tre mesi, una licenza, per la quale deve pagare 10 dollari anticipati. Chi trascura, si rifiuta od è incapace di prender questa licenza viene messo a lavorare nelle vie pubbliche, fino a che col suo lavoro, valu- tato 50 centesimi di dollaro al giorno, si é guadagnato, oltre i 10 dollari, le spese pel cibo, il 5 % del salario d’un sorvegliante e il 5 % dei 10 dollari a titolo di uso e deterioramento degli strumenti da lavoro. Per una legge del 1884, poi, nessun
    cinese pud acquistare terre della Corona, mentre un altro aito inteso ad impedire
    i direttamente l’immigrazione cinese, votato nello stesso anno 1884 ed emendato nel
    EY seguente, proibisce lo sharco di qualunqne cinese, pena una multa di 50 dollari. Un ulteriore Chinese regulation act, 1884, conteneva un preambolo contro cui il Celeste Impero levd protesta: “ I Chinesi vengono nella Colombia piu numerosi di qualsiasi altra classe di immigranti, ed il loro numero tende a superare presto quello degli uomini della nostra razza; essi non sono disposti ad essere governati dalle nostre leggi; differiscono dal nostro popolo nei costumi e nelle oceupazioni ; evadono il pagamento delle tasse giustamente dovule al governo; sono retti da pestilenziali abitudini; non presentano utile alcuno in caso di necessita; abitual- mente violano i cimiteri, rimuovendone i cadaveri; in generale, insomma, le leggi che governano la razza bianca si sono trovate inadatte ai Chinesi, i quali hanno tendenze ed usi sovversivi della comodita e del benessere del paese ,. La legge che segui elevo l’eta da cui si comincia a pretendere la tassa da 12 a 14 anni e fissd la tassa a 10 dollari. Ma proibi l’uso dell’oppio, eccetto che come medicinale. Sen- | tenze della Corte Suprema riconobbero incostituzionali cosi odiosi provvedimenti. ia Nel 1885 pero fu approvato un atto del Dominion in cui si assoggetto ogni chinese j ad una tassa di ingresso di 50 dollari e si stabili che le navi non potessero portare ‘ pitt d’un passeggiero di tal razza per ogni 50 tonnellate, e che a nessuno fosse con- J sentito lo sbarco se non provasse d’aver pagata la tassa. Lievi modificazioni alla legge \} reco un atto emendativo del 1887. Cfr. Dracr, Le migrazioni del lavoro, p. 959 e seg.
    Pare pero che l’applicazione delle leggi proibitive sia stata sempre, al Canada, meno
    i} rigorosa che agli Stati Uniti. Cfr. H. Feunincer, “ Ueber amerikanische und britische A if EKinwanderunggesetze , in Politisch Anthropologische Revue, gennaio 1905.