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L’11 ottobre 1906 il Board of education di S. Francisco prendeva la risoluzione seguente: « In conformita dell’art. X, sez. 1662 della legge scolastica di California, a partire dal 15 ottobre i direttori do- vranno inviare tutti i ragazzi cinesi, giapponesi o coreani alla scuola pubblica orientale ». L’invocato articolo, approvato all’epoca delle pit furiose ostilita anti-cinesi, conferiva alle autorita scolastiche il potere di escludere dalle scuole i ragazzi di abitudini sudicie o viziose, eli affetti da malattie contagiose ed infettive, e di stabilire istituti di istruzione appositi per gli alunni indiani, cinesi 0 mongolici.

La subitanea decisione, provocata da insistenti ricorsi della Japa- nese and Korean exclusion league, \edeva grandemente gli interessi di molti alunni giapponesi, costretti d’ora innanzi a recarsi, da quartieri spesso lontani, all’unica scuola orientale e percio indotti il piu delle volte ad abbandonarne la frequentazione. Ma il danno mate- riale ch’essi subivano non fu il movente principale delle loro imme- diate altissime proteste, le quali insistettero sopratutto sull’umilia- zione che si voleva loro infliggere con una segregazione che non era giustificata da alcun demerito dei ragazzi sfrattati, ottimi alunni anzi, a giudizio concorde dell’intero corpo insegnante. E sulle stesse basi si fondarono essenzialmente le energiche rimostranze con cui il go- verno di Tokio richiamo le autorita federali alla considerazione di quanto veniva compiuto dall’arbitrio d’un singolo stato, in violazione delle stipulazioni esplicite contenute nel trattato 22 novembre 1894, con cui si guarentiva ai cittadini delle due nazioni una leale recipro- cita di trattamento.

La questione giuridica era certamente discutibile, non meno quanto al vero significato degli invocati accordi che rispetto al diritto del potere federale d’intervenire in tema di organizzazione scolastica nella politica interna degli stati consociati; come luminosamente mise in chiaro la elegante controversia dottrinaria che subito si accese, in tutti gli organi e gli istituti scientifici dell’ Unione, sul . dibat- tuto argomento (1). Ma la maggiore o minore correttezza teorica dell’operato delle autorita californesi non interessava gran che il governo di Washington, preoccupato anzitutto della impressione che Vodiosa misura aveva prodotta al Giappone e dei pericoli che pote- vano sorgere dal contegno sempre pit provocante della plebe di San

Francisco, che contemporaneamente s’era abbandonata agli eccessi



  1. (1) Gfr., per un breve riassunto di questa interessante contesa costituzionale W. Draper Lewis, * The treaty power: protection of treaty rights by federal government , in Annals of the American Academy of oe and social science, XXXIV, 2, settembre 1909, pag. 93 e seg,