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ponesi della plebaglia californese — L’intervento del potere federale — Misure concilianti del Giappone — Carattere precario del temporaneo accordo . . . . . . . . . . . . Pag. 29
V. — La conquista delle isole Hawaï e il problema giallo agli Stati Uniti— La mano d’opera asiatica é indispensabile alla vita economica dell’arcipelago — L’invasione dell’elemento giapponese — Le isole Hawaï divengono il centro irradiatore dell’emigrazione gialla verso l’America del Nord — Inquietudini e provvedimenti — I gialli nelle Filippine . . „ 34
VI. — Il problema giallo al Canada — L’esclusione dei cinesi apre la via ai giapponesi — Le ostilità nella Colombia britannica — Prudenti misure del governo di Tokio . . . . . . . . . . . „ 37
VII. — L’emigrazione degli indù in America e nel Sud-Africa — Sentimenti ostili dei bianchi — La legislazione anti-cinese nelle colonie sud-africane „ 40
VIII. — Gli argomenti della tesi esclusionistica — L’incompatibilità etnica e l'autorita di E. Spencer — Pregiudizi e divagazioni mistiche — Moralità e mentalità antitetiche nelle due razze — Le obbiezioni economiche alla presenza dei gialli — La minaccia allo standard of life popolare — La concorrenza dei bassi salari — Il pericolo per la civiltà bianca . . „ 42
IX. — Il valore degli argomenti proibizionistici — Una razza meticcia è necessariamente inferiore ? — È veramente la mentalità dei gialli inconciliabile con quella dei bianchi? — Contraddizioni illogiche dei fautori delle esclusioni, secondo che si tratti di cinesi o di giapponesi — I gialli come fattore di corruzione nella vita pubblica — La moralità familiare e sessuale dei gialli e l'ipocrisia anglo-sassone — Le condizioni degradate di alcuni quartieri asiatici dovuti allo stato di isolamento in cui sono tenuti — L’immigrante giallo non é inferiore alla media degli europei dei popoli men colti — Sue aspirazioni al miglioramento intellettuale e morale — Testimonianze favorevoli di autori americani -- La bancarotta della teoria delle razze organicamente superiori e inferiori . . . . . „ 48
X. — L’obbiezione economica — È accettabile la sinonimia tra immigrazione asiatica e salari affamatori? — La tendenza dei gialli al miglioramento dei salari — Effetti educativi dell’ambiente — I progressi economici di tali immigranti — Giapponesi e cinesi in California e alle Hawaï — Loro alimentazione e tenor di vita effettivi — Indù e cinesi nel Sud-Africa e alle Filippine — La questione di razza si riduce sostanzialmente a una questione affatto transitoria di concorrenza tra due proletariati — Confronto dei salari correnti al Giappone con quelli di S. Francisco e delle principali colonie inglesi del Pacifico — Condizione privilegiata delle classi operaie indigene in questi paesi dovute a eccezionalissime e non durevoli condizioni economiche e sociali — Confronto dei loro salari con quelli correnti nelle altre regioni degli Stati Uniti e del Canada — La tendenza al monopolio dei primi occupanti le regioni aurifere — La responsabilità delle classi operaie nel movimento anti-mongolico e le platoniche deliberazioni del congresso di Stuttgart — Il Kearneysmo — L’unionismo americano e le esclusioni — L’ American federation of labor contro i gialli — Dove non vi é concorrenza sul mercato del lavoro non si sviluppa il preteso odio di razza — Le ostilità cessano li dove gli operai bianchi riescon a sfruttare per conto proprio i gialli — La lotta di razze non è in realtà che una fase dell’universale lotta di classi — Gli alleati delle unioni operaie nella lotta contro i gialli — I piccoli commercianti, coltivatori ed artigiani — Gli industriali sindacati — Il timore d’una concorrenza futura in alcuni capitalisti — Gli interessi protezionistici e la presenza di imprese asiatiche — Cause parlamentari e politiche della politica anti-mongolica — Alleanza degli anti-mongolici dell’Ovest cogli anti-negri del Sud — Influenza dovunque preponderante della rivalità operaia . . . . . . . „ 58