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di altri tempi, trovano nelle norme disciplinari delle unioni di mestiere una protezione effettiva contro la concorrenza...

« Dal punto di vista del consumatore, questo uso dell’espediente della limitazione della mano d’opera da parte degli operai, e la formazione da parte loro d’una corporazione chiusa, sembra, a primo aspetto, un caso analogo a quello della formazione di un ring (coalizione) di capitalisti, o di un trust (sindacato industriale). L’uno e l'altro espediente mirano a creare un monopolio vantaggioso a coloro che si trovano già impegnati nell’industria, ad esclusione dei nuovi competitori. Ma v’é una differenza importante tra il monopolio degli operai e quello dei capitalisti, nel tipo di organizzazione industriale che essi costituiscono e nei risultati dell’uno e dell’altro sopra la efficacia produttiva. Un trust o sindacato industriale fortunato perde, è ben vero, lo stimolo al miglioramento che nasce dalla libera lotta cogli altri competitori. D’altro canto però esso conserva senza diminuzioni, e lascia in pieno gioco, la spinta normale, che induce chi lavora per il profitto ad accrescere continuamente i suoi affari e le proprie entrate. Finché un’ulteriore aggiunta di capitale promette di rendere più del saggio di interessi che si pagano al banchiere od al portatore di obbligazioni per il suo uso, il trust capitalistico si sforzerà di allargare la sua produzione e di apportare tutti i perfezionamenti possibili nei suoi processi. I possessori anche del monopolio più: assoluto non trovano che convenga aumentare il prezzo del loro prodotto in modo da causare comunque una grave diminuzione della vendita; anzi, più comunemente, essi ottengono un vantaggio col diminuire il prezzo, allo scopo di stimolare la domanda. In ogni caso essi sono continuamente tentati di assoldare ai servizi del trust le migliori intelligenze, come pure di adoperare le macchine migliori e le più recenti invenzioni; poiché qualunque economia che si possa fare sulla produzione profitta interamente ad essi.

« Quindi, per quanto grande e sproporzionato possa essere il reddito ricavato dai proprietari del trust, per quanto arbitraria od oppressiva possa essere la potenza sociale che esso esercita, il monopolio capitalista presenta per lo meno il vantaggio economico di selezionare ed organizzare i fattori della produzione in modo tale che essi compiano i loro prodotti ad un costo Sempre minore. Una corporazione chiusa di operai non ha, al contrario, interesse di sorta ad allargare i suoi affari. I singoli operai che formano il monopolio non hanno altro da vendere all’infuori della loro energia e sono per conseguenza interessati ad ottenere il massimo prezzo che sia possibile in cambio della loro merce, resa esattamente limitata. Se essi possono, coll’elevare il prezzo, esigere il medesimo reddito per un minor