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dei creditori del fallimento, di notificare al proprio banchiere una sospensione nel pagamento, esponendosi per tal modo ad un’azione per parte del possessore di buona fede.

Se il chèque pertanto fu dato dal traente al titolare, in buona fede e come valore, senza ch’egli sapesse del costui fallimento di cui solo dopo si fece la denuncia richiesta dalla sec. 94, s. 3, del Bankruptcy Act 1869, il curatore del fallimento non può ricuperare l’importo del chèque da esso traente.1

2. Uno chèque od una cambiale post-datata, non cessa perciò di essere uno chèque od una cambiale.

È quindi un effetto negoziabile anche se girato prima della data di pagamento.2

Sospensione del pagamento. — 1. Il pagamento di uno chèque può venir sospeso dal traente solo fino a tanto che esso si trova tra le mani del suo titolare; ma non lo può più dal momento che è passato tra le mani d’un terzo dietro corrispettivo, dacchè il chèque è, come la cambiale, titolo eminentemente negoziabile e chi l’ha ricevuto in pagamento ha diritto ad esigere a sua volta il pagamento ove, all’atto della presentazione, gli venga negato.3

Negoziabilità. — 1. Uno chèque
non cessa di essere negoziabile e trasferibile per effetto d’un incrociamento speciale, ma, per togliergli tali qualità, conviene che ne esprima l’intenzione in modo esplicito e non ambiguo.4

Negligenza del cliente. — 1. Quando, a nome di un cliente, si presentano ad una banca dei chèques falsificati ed egli, benchè avvertito dai banchieri dei dubbi insorgenti sull’autenticità della firma, non prende in considerazione questo fatto ed afferma che tutto è in piena regola, non può poi, quando s'accorga della falsità dei chèques stessi, reclamarne, ai banchieri che li pagarono, il risarcimento, dacchè mancò in lui la necessaria diligenza.5

2. Quando uno chèque è fatto con negligenza tale da esporre la banca a pagare ciò che non fu scritto, essa non è responsabile di una eventuale falsificazione.

La negligenza deve essere apprezzata dal giudice.

Chi, scrivendo la cifra di un chèque, lo faccia in modo che sia possibile inserirvi altre cifre è, per ciò solo, colpevole di negligenza e non può accusare la banca trattaria di illegale pagamento.6

Qualità di cliente. — 1. Non può considerarsi cliente, agli effetti della s. 82. B. of E. Act, un in-





  1. Ex parte Richdale in re Palmer (Court of Appeal 19 Gennaio 1882), Journal, III, 284 e sgg.
  2. C. The Royal Bank of Scotland v. Tottenham (J. Wills 4 Luglio 1894, Court of Appeal 1894). Journal, XV, 388 e sgg.; 565 e sgg.
  3. C. M. Lean v. The Clydesdale Banking Co. (House of Lords 27 Novembre 1883) Journal, V, 212 e sgg.
  4. C. The National Bank v. Silke (Court of Appeal Dicembre 1890) Journal, XII, 57 e sgg. La sentenza non fa che applicare il disposto del B. of Ex. A. s. 8.
  5. C. Chatterton v. London and County Banking Co. Ltd. (J. Day and a Special jury. 16 Aprile 1890). Journal, XI, 333 e sgg
  6. C. Marcussen v. Birbeck Bank (I. Matthew and a special Iury 28 Febbraio 1890). Journal, XI, 403 e sgg.