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Una cambiale non è valida se non è incondizionata o se contiene un altro documento.[1]
2. Nel caso di una cambiale australiana protestata fuori della colonia, il solo risarcimento che può pretendere il possessore è l’ammontare del ricambio, cogli interessi corrispondenti, mentre, se fosse protestata in Australia, il possessore stesso potrebbe chiedere l’ammontare dell’effetto stesso cogli interessi del 10 % annui.[2]
Cancellazione di firma. — 1. Una cancellazione nella firma dell’accettante fatta dal possessore, senza l’autorizzazione del titolare, non ha effetto.[3]
Cambiale di favore. —
1. Quando una cambiale di favore è tratta ed accettata nel proposito di guadagnar danaro per il traente e l’accettante, il primo, scontando la lettera coi sensali (bill brokers) di Londra, ha dall’accettante un autorizzazione implicita di traffi-Girata. — 1. La girata della cambiale trasferisce anche l’ipoteca che la garantisce.[5]
2. Una cambiale può solo esser accettata dal trattario al quale è indirizzata, o da qualcun altro per conto ed onore di lui o di qualcuno dei giranti.
Il girante diviene soltanto responsabile verso i possessori successivi della cambiale, non verso il traente o l’accettante.
Una firma posta sul dorso di una
- ↑ C. In re Boyre Crofton v. Crofton Canonge’s Claims (J. North 27 Febbraio 1880). Journal, VIII, 37 e sgg.
- ↑ In re Commercial Bank of South Australia (J. North 3 Agosto 1887). Journal, IX, 54 e sgg. È l’applicazione dell’art. 57 del South Australian Bill’s of Exchange Act. 1884, il quale riproduce in gran parte le disposizioni dell’inglese.
- ↑ C. The Dominion Bank and Mandatories v. W. Anderson and Co. (Court of Appeal 1889). Journal, X, 29 e sgg. È l’applicazione di quanto sancisce il B. of Ex. Act. Sub. 3.
- ↑ C. Bishop v. Fox Walker and Co. (Court of Appeal 15 Giugno 1880). Journal, II; 55 e sgg. La sentenza ritiene provata la consuetudine generale dei sensali di effetti cambiarî in Londra di non operare la regolare girata delle cambiali scontate per un cliente quando essi le riscontano al proprio banchiere, ma di dare ai banchieri stessi una garanzia generale per tutti gli effetti commerciali. Si riferisce poi ai casi precedenti Lawson v. Wight (J. Kindayley) e In re Swan’s Estate (Court of Appeal of Ireland).
- ↑ C. Duncan Fox and Co. Robinson and Co. v. South and North Wales Bank, S. C. Radford, Radford and Sons ecc. (House of Lords 27 Nov. 1880). Journal, II, 322 e sgg.
La sentenza si basa sulla considerazione che chi accetta una cambiale sa che, per il fatto della propria accettazione, egli fa un atto che lo rende responsabile di essa di fronte a qualunque giratario che in seguito la paghi.
Il giratario è una garanzia per il pagamento al possessore e, avendolo pagato, deve approfittare delle garanzie.
Il principio sancito è, nella pratica, importantissimo e si fonda su molti giudicati anteriori i quali furono accuratamente citati e dibattuti nella discussione che precedette la sentenza. Cfr. il Lords Journal, 27 Nov. 1880.Tale principio asseriva pure la Cassazione di Torino 7 Settembre 1883, la C. d’Appello di Catania 9 Marzo 1885 e la stessa il 24 Marzo 1891. Vidari e Bolaffio, Ann. Crit. di Giur. com., II, 47; III, 75; IX, 62.