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suo debito presente e futuro verso di esso, ma solo fino alla concorrenza di una determinata somma, il banchiere perde per ciò stesso il diritto generico che gli competerebbe sull’effetto depositato, nè ha mezzo di rifarsi della parte di debito eventualmente superante la somma pattuita, dacchè la garanzia speciale determinante il grado fino a cui il titolo si trova impegnato esclude ogni diritto generico dal banchiere accampato.1

4. Ove una somma depositata presso un banchiere venga colpita da sequestro onde assicurare l’esecuzione d’una sentenza civile, la Banca non è tenuta ad accettare e pagare i chèques che il depositante traesse sulla differenza tra la somma depositata e quella da lui dovuta a termini della suddetta sentenza.

Pagando i chèques il banchiere diminuirebbe la somma colpita da sequestro, col rischio di divenire egli stesso responsabile di fronte ai creditori giudiziali.

Perciò, se egli rifiuta il pagamento, non compete al depositante alcun’azione contro di lui.2

5. Un compratore di terra il quale sappia che i titoli di proprietà di essa terra furono depo-
sitati presso una Banca come garanzia del conto corrente presente e futuro del venditore, non è tenuto a preoccuparsi delle anticipazioni che la Banca, dopo avuta notizia della vendita, continua a fare.

Conseguentemente la Banca non ha alcun diritto sulla terra nè verso il compratore per quanto riguarda tali nuove anticipazioni.3

6. Non è legalmente riconosciuta la consuetudine per la quale gli agenti di cambio di Londra possano impegnare in blocco gli effetti dei loro clienti a garanzia di debiti proprî.

Nessuno può conferire in un titolo, trasmettendolo ad altri, un diritto superiore a quello che a lui competeva su di esso.

Quando perciò una Banca riceva da un agente di cambio titoli di garanzia non negoziabili in modo assoluto (p. es. effetti al portatore e certificati di deposito con trasferte in bianco) ed abbia fondamento a ritenere che tali effetti appartengano ad un cliente dell’agente stesso, è in obbligo di investigare se costui avesse autorità d’impegnare i titoli stessi e se questi fossero negoziabili. Non facendolo essa, il proprietario dei titoli ha diritto al ricupero mediante il pagamento della somma da lui dovuta all’agente di cambio.4





  1. C. In re Bowes. Earl of Strathmore v. Vane (I. North 1886) Journal, VIII, 34 e sgg. La sentenza si basa su quella Wilde v. Radford (I. Kindersley). I banchieri invocavano invece la sentenza Jones v. Peppercome la quale aveva sancito: La garanzia generale dei banchieri soverchia (over-rides) una garanzia speciale od esiste in aggiunta ad essa. Law Raport. Chancery Division, XXXIII, 586.
  2. C. Rogers v. Whiteley (Cousl of Appeal 1889, a conferma di una sentenza della Queen’s Bench Division) Cfr. Journal, X, 362 e sgg.
  3. C. The London and County Banking Co. Ltd. v. Thomas Ratcliffe (House of Lords 14 Giugno 1881 a conferma della Corte d’appello) Journal, III, 45 e sgg.
  4. Fu questione assai dibattuta perchè importantissima nella pratica bancaria. Nel senso enunciato la risolse la House of Lords 12 Marzo 1888 riparando una sentenza della Court of Appeal 1886, nella causa E. of Sheffield v. London Joint Stock Bank Ltd. Cfr. Journal, IX, 481 e sgg.; VIII, 145 e sgg.

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