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XXIX

NESSUNO

Saxa per et syrtis vafrum comitemur Ulyxen,
si sapimus .



Io son Nessuno. E, come
il gran meonio scrisse
che un di su l’Etna Ulisse
giuocò l’ambiguo nome,
5di vero greco a modo,
celando il tizzo e il frodo,
e ad Itaca ventosa
poi veleggiò col sole,
dove sonar le spole
10fea la guardinga sposa,
mentre dall’arco enorme
cadeano i proci a torme;
io son Nessuno. E al mondo
pien di funesta gente
15il frodo e il tizzo ardente,
sagace anch’io, nascondo,
se me il ciclopo incalza
per la titania balza.