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ix - antonello da messina 263


     Chi potea darvi un riso
di piú beato april,
     75mostrarvi un paradiso
piú grande e piú gentil?

     So ben, negarlo è vano,
che a voi pur oggi in cor
     vive il fanciul sicano
80come un celeste fior;

     ma dall’incauta Annina
troppo spregiato ei fu,
     e Antonio da Messina
non tornerá mai piú.

     85Però, tra queste liete
piagge e di lá dal mar
     voi ricordata andrete
del gran fanciullo al par.

     Né giá per nascimenti,
90per oro o per beltá,
     ma il mondo de le genti
di voi si sovverrá.

     Perché un fuggiasco insonne
l’ombra de’ chiostri amò;
     95e ne le sue Madonne
soltanto a voi pensò.