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45Tutto v’arride, è vero;
ma del pittor sul crin
verdeggia un lauro altèro,
che non avrá mai fin.
Dite, superba, oh! dite:
50quale dei due prevai,
quando son posti in lite
la gloria ed il natal?
Egli a mestier villani
le man fanciulle usò;
55ma quelle scabre mani
un dio trasfigurò.
E un mondo a lui sfavilla,
che di portenti è pien;
un mondo, che non brilla
60a niun de’ vostri in sen.
Come alle sacre note
scende dal ciel quaggiú
nell’ostia al sacerdote
la spoglia di Gesú;
65la piú segreta parte
lasciò del ciel cosi
l’arcana dea dell’arte,
e disse a lui: — Son qui. —
trepidi ginocchi
70perché non reclinar,
quando v’apparve agli occhi
quel nume e quell’altar?