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— Sui lembi dell’aere
210con piume al cappello,
passata è rimaglile
di Sandro mio bello.
O Sandro, t’alTretta
sul cor che t’aspetta.
215Di nozze favellami:
son troppo soletta. —
Ma a lei non rispondono
die l’onda che strepe,
e l’aura che vagola
220fra i salci e la siepe.
— Ah! il tempo c tremendo,
se indarno t’attendo. —
E al verde suo fèretro
ritorna piangendo.
225E il nembo ve! turbini
o il ciel ve lo piova,
a mane sui cespiti
un fior si ritrova.
E il tutto indovina
230chi lá s’avvicina,
e pallido mormora:
— Qui dorme Carina. —