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166 | xii - dall’«armando» |
In voi, terrestri, mesce
vario vigor Natura;
ma chi non tien misura,
alla gran madre incresce.
85Destrier che l’ira invade,
fatto demente al corso,
sui piè barcolla, il morso
bagna di sangue... e cade.
Perché affrettar l’arrivo
90della giornata negra?
Ne’ baci miei t’allegra,
o brevemente vivo!
Progenie impoverita,
che cerchi un ben lontano,
95nella mia rosea mano
è il nappo della vita.