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seconda parca


Questa mia man conduce
il pettine, o sorelle;
20e un aureo vel mi luce
sotto il travaglio, ma non so chi ’1 vesta
Giriam le navicelle,
sinché fra i rami il reatin si desta.
La negra Notte è amica
25della fatica onde s’ordir le stelle:
giriam le navicelle.

terza parca


A me, sorelle, in bruno
il pettine lavora;
ma non appar quell’uno
30che il mio drappo si toglia e se ne copra.
Giriam le spole ancora
sul telaio d’argento a finir l’opra.
La buia Notte è amica
della fatica che il suo vel colora:
35giriam le spole ancora.

prima parca


In croco il ciel s’ammanta;
si turbano gli stami;
la mia ruota si schianta;
la navicella in man mi si dissolve.
40lo torno a’ miei reami
poi che drappo e telaio e tutto è polve.
L’Aurora s’invermiglia,
il reatin bisbiglia in mezzo ai rami,
io torno a’ miei reami.
45(dilegua)