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voce dell’acqua

(neptunus)

Mar di nefanda origine,
pria d’irrorarti i lumi,
75asilo a mostri e nitido
porsi lavacro a numi.
Lungo i maggesi c i pascoli
modulo i glauchi passi;
torco il corallo ai sassi,
80cresco alle selve in crin.
Volo; e spiccar dai margini
i tuoi portenti io miro;
ma del mio vasto giro
tu non sai dirmi il fin.
85Premio al natal di Venere,
da fango o da maremma
il Sol mi sugge, e l’Iride
figlia del Sol m’ingemma.
Lacrima e sangue, ho un’anima
90d’aria e di foco in dono:
vita ed eccidio io sono,
ma non so dir perché.
Bada, o nocchicr: m’è incognito
se allegre mense in porto,
95o compirai, tu morto,
freddi imenei con me.

voce del tutto

(pan)

Piede ho di capro, ancipiti
corna e sembianze umane:
alita il mondo e l’erebo
100in me, terribil Pane.