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Tutto ora sai. Tra i fèretri
di due defunti figli,
come una rosa esanime
135tra due caduti gigli,
oggi tu sai che è lá
sotto una zolla oscura,
che la gentil Natura,
siccome noi, di lacrime
140perpetue aspergerá.
Tra que’ funèbri salici
va’, t’inginocchia e prega.
Quel, che la Morte sépara,
Iddio nel ciel rilega,
145e in terra il sovvenir.
Prega per te, per lei ;
prega pe’giorni miei;
prega che, ad altri unita
od in solinga vita,
150mai non ti sia rimprovero
uno de’ miei sospir.
Chi fa sonar di lucidi
cocchi e corsier le arene;
chi piace ai re, chi prodiga
155nelle superbe cene
nappi d’argento e d’òr.
Il padre tuo, fanciulla,
non ha raccolto nulla;
ma gli riman, fra gli aridi
160sterpi, un celeste fior.