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276 viii - da «storia e fantasia»

     che folti ondeggiano
     su’ miei ruscelli.
     Bianco e vermiglio
     300di rosa e giglio
     splende il suo vago
     corpo, del par
               che nei turchini
     flutti del lago
     305perle e rubini
     soglion brillar.


          Tepido un alito
     di violetta
     move dal varco
     310de’ labbri puri.
     Come dall’arco
     fugge saetta,
     l’occhio le sfolgora
     dai cigli oscuri.
     315L’orma superba
     tra i fiori e l’erba
     di flauto arcano
     prende virtú;
               sí fresca e lieve
     porge la mano,
     che luce e neve
     nol son di piú.


          Via! scatenatevi
     venti e procelle
     325dalle profonde
     prigioni antiche;
     turbate l’onde,
     l’aria e le stelle,