Ahi! l’obbrobrio di Giuda è inespiato,
e sul mondo con ululi d’inferno
di Caino il fantasma insanguinato 20gira in eterno.
O giovinetta, se il fatai viaggio
forza è che farlo da me sol mi tocchi,
e in fredda plaga, ove non arda il raggio
de’tuoi begli occhi; 25viandante, in balia della fortuna,
io pregherò che i tuoi romiti amori
non li abbia Tuoni; ma la soave luna,
le stelle e i fiori.
Cosí tu almeno penserai sovente 30che in essi è vòlta la pupilla mia.
Oh! benedetta l’anima che sente
e non oblia.