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Regno animale e vegetale.
Una ricchissima fauna fossile (ricci di mare, bivalvi, nautili) è contenuta negli strati del Dostrento, che è formato da una fila di strati del terziario e precisamente di grossi banchi di calcari nummolitici, alternati a banchi di marne grigiastre ed azzurrognole.
La sua flora ha una importanza rilevante, per il fatto del coesistervi, ciascuna sui versanti ad essa favorevoli, di due flore o meglio dei relitti di due flore scomparse, quella glaciale e quella calda mediterranea. Nomineremo l’Opuntia italica Ten. (ficodindia prostrato), l’Ephedra distachya L., la Stipa capillata L.; ulivi e cipressi. Curiosità la Fritillaria tenella Bies. Ragguardevole il numero dei relitti della flora glaciale (fanerogame e crittogame).
Per la fauna, da ricordare i cervi, i daini e i caprioli, qui in certi tempi allevati in cattività (parco nobile), il forte passo dei tordi e delle beccaccie autunnale, i colombi (più non esistenti) delle colombaie militari ex-regime (ricordata in città la figura del soprastante alle colombaie, il sordastro capitano Chiusole, buona pasta), il passo delle palombe. Il Dostrento nella stagione è tutto un canto d’uccelli (usignoli, codirossi, merli) delizioso nel fresco invito silvano. Dostrento visto dall’alto (dal carrello della funivia di Sardagna).
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