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Ancor prima, nella sempre bella e fatidica giornata di S. Giuseppe 19 marzo, 1919, giorno in cui la città commemorava pure le speranzose giornate di Trento del 1848, il Dostrento veniva riconsacrato alla Patria e la bandiera nazionale vi sventolava la prima volta solennemente.

Infatti nel pomeriggio di quel giorno, in cui natura e gente stavano per uscire all’aperto dal freddo tempo invernale, dalle case cittadine tocche ed invase appena nel chiuso novembre dalla Dostrento ex-regime.Vittoria, il corteo si ricomponeva in piazza del Duomo poi Vittorio Emanuele III davanti alla famosa Batteria Battisti o „Batteria della Vendetta“, che riattaccava i cavalli e, scortata da una compagnia di fucilieri e da uno squadrone di cavalleggeri colla musica in testa, veniva accompagnata sul Dostrento riaperto dopo tanti anni alla gioia della numerosissima popolazione incuriosita e festante.

La Batteria, di quattro pezzi con targa in bronzo opera dell’artista G. Bassano e consacrata già alla presenza di S. A. R. il Principe Ereditario sulle scalee del Monumento nazionale al Padre della Patria in Roma, è quella stessa che si trova ora

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