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è fuggito.... vedete, contessa. s’è ritirato; la è una bella storiella da raccontare.

Salvi.

(che avrà udito le ultime parole, serio a Collalto). Non la racconterete.

Collalto.

Oh! l’amico Salvi.

Salvi.

Sapete, mio caro, che avete il bernoccolo dell’impudenza sviluppato sino all’ultimo grado

Collalto.

(affettando disinvoltura). Ah! bah! veramente?

Salvi.

Veramente. Ed è un molto maligno bernoccolo. Ma ciò che più mi meraviglia si è che non abbiate ancora trovato uno che ve lo faccia calare un tantino: la sarebbe da senno un’azione filantropica, perchè vi so dire che un battaglione d’individui col bernoccolo alla vostra maniera basterebbe per compromettere tutte le donne di Lombardia, e non esagero. Sì, potete vantarvi, signor Collalto, d’appartenere ad una fra le razze le più terribili del giorno; quella che, senz’esser capace di torcere un capello ad alcuno, assassina l’onore di tutti.

(Matilde e 2.° signore si presentano sulla porta).

Collalto.

Signore, la mia dignità non....

Salvi.

Eh via, tacete, signore; vi è certa gente che