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Matilde.
Certo. Non vi chiedevo consigli. — Siete libero, seguite pure i vostri capricci, da alcuni minuti mi siete diventato indifferente; ma non crediate già ch’io vi dimentichi; mi ricorderò di voi, perchè mi avete molto offesa. — Andate.
Salvi.
Scusate — non essendo qui in casa vostra....
Matilde.
Allora me n’andrò io, signore. — Non voglio che in questa casa mi si legga in viso.... che s’indovini.... che si commenti. — Capirete bene!
Salvi.
No, no; non incomodatevi, signora, se desiderate ciò, lasciatemi escire pel primo. Son troppo di cattivo umore per dissimularlo facendo una commedia: ne affido la parte a voi. (esce).
SCENA VIII.
Anna, Maria, e detto.
Anna.
(entrando). Sola?
Matilde.
Sì.
Anna.
Che c’è di nuovo, Matilde?