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Salvi.

Non lo so. Del resto sappiate che m’indirizzavo appunto a casa vostra.

Matilde.

A casa mia?

Salvi.

Si, per affari d’importanza.

Matilde.

Se la è così, andiamocene; perdonate, amica, ma sono affari d’importanza.

Salvi.

No, non pigliatevi tanta briga, signora.

Anna.

Il signor Salvi ha ragione, mia cara, questa è casa vostra.

Salvi.

Vedete, la contessa è tanto gentile....

Matilde.

Ma....

Anna.

Io mi ritiro nel mio gabinetto di toilette, avete tempo due ore da chiacchierare.

Salvi.

Vedete, la contessa si ritira; approfittiamone.

(Anna esce).