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trasto piccante e malizioso: sul collo di tua moglie cinque fila di perle, sul collo della Foschi una collana di smeraldi — che t’aveva detto io?
Anna.
Dunque facciamo la pace, Matilde?
Matilde.
La pace! e che? c’è stata guerra fra noi?
Anna.
Certo, la questione del vestito giallo.
Matilde.
Oh! quello è un consiglio di toilette. Quel vestito giallo mi è così antipatico.
Anna.
Che mormorate, lì in un angolo, signor Salvi? Appressatevi.
Salvi.
Usate arti diplomatiche, contessa; ma perdonatemi, vicino a voi non potrei più mormorare di voi.
Anna.
(fra sè). Il signor Salvi è proprio il meno gentile di tutti.
(si volge a parlare con Collalto).
Barone.
(a Matilde). Non ascoltate una parola di quello che vi dico.
Matilde.
Mi domandavate qualche eau de Juvence o qualche cosmetico d’ebano per i baffi?