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Collalto.

Certo, e poi non è forse maggior trionfo il sentirsi mormorar intorno quando s’entra in una sala. — Ecco lì l’amante della contessa K o della marchesa W, piuttosto che sentirsi gridare: l’amante della Lisetta, o dell’Albertina? C’è il rovescio della medaglia, non dico di no. Si corre rischio alle volte di passar la notte entro un’armadio, o sotto un letto....

Salvi.

Di buscare qualche legnata....

Collalto.

O qualche pistolettata, non dico di no; ma infine o si è uomini o si è bimbi.

Salvi.

Bravo, giovanotto! quanti mesi sono che usciste dal collegio?

Collalto.

Se questo è un sarcasmo, sappiate, signor mio, che ho già per amante una delle più belle dame dell’alta società. — Volete ch’io vi dica il suo nome?

Salvi.

No, no, risparmiatelo: siete tanto discreto! Non isperate però tanto sul conto della signora d’Acqui. Vi trovereste corbellato.

Collalto.

Eh via, Salvi, siate sincero: sareste forse voi.... non voglio farvi ombra, sapete.... fra amici.... dite una sola parola ed io mi ritiro....