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Cameriera.

La signora contessa prega la signora a voler passare un momento nel gabinetto.

Matilde.

Sarà certo per qualche consiglio di toilette: permettetemi, signori, è un affare d’importanza.

(esce)


SCENA VII.

Salvi, il Conte.

Conte.

E così, che ne dici di quella signora?

Salvi.

È una signora molto bene vestita e molto bene pettinata. — La incontro sovente con tua moglie ai teatri, ai passeggi, e nelle feste da ballo.

Conte.

Sì, è una sua nuova amica, e pare che simpatizzino molto insieme.

Salvi.

Capisco. — Saranno di quelle simpatie di toilette con toilette che si danno spesso fra le dame della cerchia elegante; quel mistico bisogno di ravvicinamento che si accende fra un bel vestito bianco di moire e un bel vestito nero di dentelle, fra uno splendido monile di diamanti, e una superba collana di perle: simpatie che prendono le loro radici, credo, un po’ dalle seduzioni del contrasto e da un senti-