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Maria.

Mandiamo subito qualcuno....

Conte.

Ci vado io stesso. — Voi partite alle quattro, ho dunque tutto il tempo.

Camilla.

Enrico, se accompagnassi mio padre?

Salvi.

Faresti benissimo, ti divagheresti.

Maria.

Ma tu devi viaggiar tutta notte, Camilla....

Camilla.

Starmene qui ad aspettare nell’incertezza, mi sarebbe peggio. — E poi, se dobbiamo proprio partire sento che lo farò meno mestamente dopo aver riveduto la mia stanzuccia di una volta, e il salotto dove c’è il ritratto della mamma.

Conte.

Quella povera Anna! quanti tesori essa perde di tenerezza e di felicità! — Andiamo, Camilla, andiamo.

(esce con Camilla).


SCENA III.

Salvi, Maria, poi Matilde.

Salvi.

Scrivo due righe per affari, e sono da voi, cara zia.